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Nel 1887, la reporter Nellie Bly, fingendosi una rifugiata afflitta da paranoia, si fece rinchiudere nel manicomio dell'isola Blackwell, allo scopo di scoprire le condizioni di vita delle donne ricoverate. "Battevo i denti e tremavo, il corpo livido per il freddo che attanagliava le mie membra. All'improvviso, tre secchi di acqua gelida mi furono versati sulla testa, tanto che ne ebbi gli occhi, la bocca e le narici invase. Quando, scossa da tremiti incontrollabili, pensavo che sarei affogata, mi trascinarono fuori dalla vasca. Fu in quel momento che mi sentii realmente prossima alla follia". Nel suo reportage, Nellie Bly racconta i soprusi e le violenze che le pazienti subivano per opera di crudeli infermiere e medici poco capaci.
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Wow mi sembra un reportage molto molto importante e, dato l'anno in cui è stato scritto, anche parecchio avanti sui tempi!
Grazie al cielo quello dei manicomi è un capitolo chiuso con catena e lucchetto; e quindi magari questo libro fa sì accapponare la pelle, ma almeno il lettore può consolarsi sapendo che questi atti osceni ed esecrabili appartengono al passato.
Bella scelta comunque! 
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Ammetto che l'ho letto molto volentieri, l'ho scoperto per puro caso sulla community dove compro i libri e visto che era disponibile in libreria sono corsa a comprarlo.
Diciamo che la voglia di andare a prendere a calci alcune infermiere era forte e mi domando come la stessa autrice si sia trattenuta dal farlo. La cosa positiva però è l'aver aperto gli occhi al mondo intero ed aver, in qualche modo, aiutato gli abitanti del manicomio, perchè lei è poi uscita, ma gli altri pazienti non tutti hanno avuto la sua fortuna  .
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Eh già hai proprio ragione. Son quei libri/reportage che fanno male ma che sono indispensabili, perché senza la loro divulgazione della verità nuda e cruda non ci sarebbe nessun cambiamento.
Un esempio nostrano che mi viene in mente, ad esempio, è Gomorra. Letto tutto d'un fiato, stata male per giorni e giorni però è un libro che va letto.
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3 replies since 13/9/2022, 10:54 18 views
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.Nel 1887, la reporter Nellie Bly, fingendosi una rifugiata afflitta da paranoia, si fece rinchiudere nel manicomio dell'isola Blackwell, allo scopo di scoprire le condizioni di vita delle donne ricoverate. "Battevo i denti e tremavo, il corpo livido per il freddo che attanagliava le mie membra. All'improvviso, tre secchi di acqua gelida mi furono versati sulla testa, tanto che ne ebbi gli occhi, la bocca e le narici invase. Quando, scossa da tremiti incontrollabili, pensavo che sarei affogata, mi trascinarono fuori dalla vasca. Fu in quel momento che mi sentii realmente prossima alla follia". Nel suo reportage, Nellie Bly racconta i soprusi e le violenze che le pazienti subivano per opera di crudeli infermiere e medici poco capaci.
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Italiano, sconosciuto?
